CONTATTACI

Se hai segnalazioni o curiosità inerenti a Napoli, scrivici all'indirizzo: info@urbanfile.org

domenica 16 novembre 2014

La testa ritrovata. Il restauro del Dio del Nilo.

Succede a Napoli, in un sabato mattina di un Novembre non troppo freddo, a far ritrovare nelle stradine del centro storico centinaia di persone a festeggiare.
 Perchè di festa si tratta quella che si svolge nei vicoli , slarghi e pizze del centro antico della città, estattamente nel quartiere Egiziano di Neapolis.  
Ritorniamo a quasi un anno fa, con il ritrovamento da parte dei nucleo dei carabinieri per la tutela del patrimonio di Napoli, della testa di sfinge trafugata negli anni sessanta del novecento per finire a casa di un collezionista d'arte Austriaco. La preziosa testa ritrovata appartiene all'antica statua del Dio del Nilo, che da secoli si ammira in uno slargo del centro antico.
La notizia in poco tempo allerta la città che subito si attiva per rimettere la testa al suo posto.
Comitati, bar e negozi, librerie, ristoranti  della zona si organizzano per raccogliere in una mega "colletta" i fondi necessari per il totale restauro del monumento.
Danno il loro contributo anche artisti come Mimmo Paladino, mentre la vicina Cappella Sansevero dona una parte dei soldi sul biglietto per vedere il celebre Cristo Velato.
 L'operazione "mettiamo la testa a posto" va avanti per quasi un anno, le donazioni sono tantissime, i lavori di restauro vengono fatti in meno di un mese.
 La presentazione del restauro del monumento viene fatta in grande stile, un corteo di bambini mascherati da "Dio del Nilo e Sfinge" precede la fanfara dei Carabinieri.
Sulle note dell'inno d'Italia viene svelato il monumento restaurato.
Dopo migliaia di foto la festa continua nella vicina piazza San Domenico, dove viene offerto un brindisi sulle note della fanfara dei Carabinieri che suona i suoi ultimi pezzi.
Il dopo sarà la volta della musica popolare di Marcello Colasurdo, che con la sua tammorra  riesce a dare i giusti ritmi danzanti alla festa.
La tammorra, antico rito scaramantico, forse tiene lontano anche la pioggia. Il cielo coperto lascia cadere poche gocce che ci piace pensare d' appartenere alla leggendaria Sirena Partenope, forse commossa dalla storica giornata, che vede la città in festa per una testa ritrovata.... altri mille di questi giorni Napoli.
Dio del Nilo prima del restauro.

Il monumento restaurato e impacchettato per la festa.

il corteo di bimbi che precede la fanfara, Sensibilizzare i bambini al patrimonio culturale della città è molto importante.


Fanfara dei Carabinieri.

Il momento tanto attesso

Sulle note dell'Inno D'Italia, viene svelato l'antichissimo monumento restaurato.

La novità è la testa di sfinge rimessa nel suo posto d'origine dopo 50 anni.

Migliaia le foto. Presenti anche tv locali e la tv di Stato con Rai Due.

Aggiungi didascalia

la folla invade tutte le stradine circostanti

ci si sposta nella vicina piazza San Domenico Maggiore. 

La fafara dei Carabinieri continua qui a suonare


Dopo tocca alla tammorra e canto popolare di Marcello Colasurdo.


Qualcuno balla....

mentre si brinda



Ritroviamo con piacere il vero padrone di casa,,,,

dopo trecento anni si fa rivedere il piazza il Principe Raimondo di Sangro, forse uscito dalla sua cappella per la troppa gente che vi si reca a visitare il suo celebre Cristo Velato.


aspettiamo che vada via la folla per fare altri due scatti al protagonista della giornata

la testa è ritornata al suo posto

grazie a privati cittadini che si occupano dei monumenti cittadini

auguri per altri duemila anni in questo luogo magico del centro storico

il sedile del monumento in pietra lavica e marmo, impregnato da una vernice antigraffito, diventata una vera emergenza.




1 commento:

Anonimo ha detto...

il monumento stona in mezzo a tutti gli edifici scarabocchiati. Che immagine che da l'Italia sempre. Si migliora una cosa ed altre mille vanno in malora.