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domenica 30 novembre 2014

Via Verdi, rifacimento.

Sono a buon punto i lavori per il rifacimento di via Verdi nel tratto che va da Santa Brigita a via San Carlo.
 Questo pezzo di via Verdi, qualche anno fa, non fu rinnovato dopo i lavori della metropolitana.
I lavori interessarono solo la parte tra via santa Brigida e piazza Municipio.
 Lavori realizzati da Metropolitana di Napoli a seguito della realizzazione di  un pozzo di ventilazione a servizio della linea1.
Adesso finalmente stanno uniformando tutta la strada, dove anche in questo caso hanno allargato i marciapiedi lasciando solo una corsia centrale, forse, alle auto.
Il primo tratto rifatto da Metropolitana di Napoli, anche se presenta una corsia centrale, risulta interamente pedonale.
Negli ultimi anni, grazie anche  alla metropolitana, sono state tante le strade e piazze chiuse alle auto.

Questa è la parte di via Verdi, tra Santa Brigida e Pizza Municipio, rifatto da Metropolita di Napoli

Questo tratto di strada, dove sono presenti i pozzi di ventilazione a servizio della linea1, anche se presenta una corsia centrale, fu da subito chiuso alle auto. Il dopo lavori hanno restituito una strada con nuovo arredo urbano. 

Grazie a Google Maps,  qui possiamo vedere come appariva via verdi  nella parte dove stanno attualmente lavorando. La strada viene ritratta come parcheggio, con marciapiedi minuscoli, priva di arredo urbano.



ecco come appare adesso, anche se i lavori sono ancora in corso, possiamo vedere la nuova conformazione della strada. Strana la scelta di usare un cubetto di porfido diverso per colore, e quindi materiale, da quello già usato nel pezzo di strada rifatto. Questo appare più scuro.

il tipo di lastra per rivestire il marciapiede è sempre quella Etnea. Il taglio della lastra ricorda molto il vecchio basolato Vesuviano.
Qui si capisce la differenza tra il vecchio e stretto marciapiede rispetto a quello che stanno realizzando abbastanza largo.

Oltre le dimensioni del vecchio marciapiede, qui vediamo anche il tipo di rivestimento che presentava, Le brutte mattonelline usate tantissimo dal dopoguerra, lasciano il posto alla pietra Etnea.

Il pezzo completato che da su via San Carlo, ci mostra come la strada stia cambiando in meglio. 

mercoledì 26 novembre 2014

Bike Sharing, prove di servizio

Da un po di settimane sono cominciate le fasi di prova per il Bike Sharing che finalmente arriva in città grazie ai ragazzi di Cleanap, associazione culturale che ha vinto il bando "Smart Cieties and Communities and Social innovation " del  MIUR-PON 2007/2013 ricerca e competitività.
Il progetto in fase di test e allestimento vede per il momento 10 ciclostazioni site nel centro storico. Spesso le si trova in corrispondenza con le fermate della metropolitana, mentre una è stata allestita dentro al parcheggio di interscambio Brin, alle porte della città della parte est.
Attualmente le bike-test sono in numero limitato rispetto alle 100 bici che arriveranno per il servizio effettivo.
Ogni ciclostazione è dotata di totem informativo utile anche ai fini turistici. Anche scaricando l'app per smartphone, come dai i totem, si possono vedere il numero di bici disponibili nelle varie ciclostazioni e lo spazio libero per il loro deposito una volta utilizzato il servizio.
Per tutte le altre info basta visitare il sito apposito che risulta già online:
www.bikesharingnapoli.it

Le prime 10 ciclostazioni si trovano in:
-Stazione Centrale, in corrispondenza con: liena1, linea2, Circumvesuviana.
-piazza Bovio, in corrispondenza con la fermata Università linea1
-piazza Municipio, in corrispondenza con la fermata Municipio linea 1 di prossima apertura.
-via Diaz, in corrispondenza con la fermata Toledo linea1
-piazza Dante, in corrispondenza della fermata Dante linea1
-via Partenope, lungomare provvisto di pista ciclabile.
-piazzetta Nilo, cuore del centro storico.
- Largo Donnaregina, centro storico, museo diocesiano a pochi metri dal Duomo.
-Parcheggio Brin, zona est della città capolinea di molte linee autobus e fermata tram.
-Piazza Vittoria, villa comunale, lungomare provvisto di cilabile, fermata di varie linee autobus per i quartieri a ovest della città.


Ciclostazione in piazza Municipio, a breve in corrispondenza con la stazione Municipio linea1 in funzione

Totem informativo in piazza Bovio

Ciclostazione in pizza Bovio, In corrispondenza della stazione Università Linea1

lunedì 17 novembre 2014

Asse costiero: progetto esecutivo.

Da pochi giorni  l'ufficio stampa del comune di Napoli ha reso pubblico i render definitivo del progetto che vede coinvolte le strade che formano l'asse costiero. Da via Vespucci al corso San Giovanni, il lavori andranno a togliere il misto cubetti di porfido/antico basolato per far posto all'asfalto. Nuova illuminazione, nuovi marciapiedi e nuove alberature. Le novità più rilevanti che mostrano i render sono
-Le nuove piste ciclabili, oggi assenti.
-Le nuove alberature messe al centro strada, che danno un bell'effetto e che andranno a potenziare lo scarso verde oggi presente. Verde arricchito anche dal vicino parco della Marinella in fase di realizzazione.
-L'eliminazione dei cartelloni pubblicitari che attualmente corrono lungo i marciapiedi e sono brutti.
-Nuovo arredo urbano, attualmente inesistente.

Quello che ci lascia un solo giudizio critico al progetto, riguarda la sede tranviaria promiscua e non dedicata al solo tram. La condivisione con bus, filobus, taxi, auto blu e tanti altri autorizzati, oltre quelli non autorizzati, non permetteranno mai al tram di svolgere un buon servizio.

Il via dei lavori è previsto dal prossimo gennaio. L'asse costiero, strada importante che dal raccordo autostradale porta anche al porto, attualmente si trova in uno stato pietoso e anche non di massima sicurezza per via del manto stradale dissestato.




domenica 16 novembre 2014

La testa ritrovata. Il restauro del Dio del Nilo.

Succede a Napoli, in un sabato mattina di un Novembre non troppo freddo, a far ritrovare nelle stradine del centro storico centinaia di persone a festeggiare.
 Perchè di festa si tratta quella che si svolge nei vicoli , slarghi e pizze del centro antico della città, estattamente nel quartiere Egiziano di Neapolis.  
Ritorniamo a quasi un anno fa, con il ritrovamento da parte dei nucleo dei carabinieri per la tutela del patrimonio di Napoli, della testa di sfinge trafugata negli anni sessanta del novecento per finire a casa di un collezionista d'arte Austriaco. La preziosa testa ritrovata appartiene all'antica statua del Dio del Nilo, che da secoli si ammira in uno slargo del centro antico.
La notizia in poco tempo allerta la città che subito si attiva per rimettere la testa al suo posto.
Comitati, bar e negozi, librerie, ristoranti  della zona si organizzano per raccogliere in una mega "colletta" i fondi necessari per il totale restauro del monumento.
Danno il loro contributo anche artisti come Mimmo Paladino, mentre la vicina Cappella Sansevero dona una parte dei soldi sul biglietto per vedere il celebre Cristo Velato.
 L'operazione "mettiamo la testa a posto" va avanti per quasi un anno, le donazioni sono tantissime, i lavori di restauro vengono fatti in meno di un mese.
 La presentazione del restauro del monumento viene fatta in grande stile, un corteo di bambini mascherati da "Dio del Nilo e Sfinge" precede la fanfara dei Carabinieri.
Sulle note dell'inno d'Italia viene svelato il monumento restaurato.
Dopo migliaia di foto la festa continua nella vicina piazza San Domenico, dove viene offerto un brindisi sulle note della fanfara dei Carabinieri che suona i suoi ultimi pezzi.
Il dopo sarà la volta della musica popolare di Marcello Colasurdo, che con la sua tammorra  riesce a dare i giusti ritmi danzanti alla festa.
La tammorra, antico rito scaramantico, forse tiene lontano anche la pioggia. Il cielo coperto lascia cadere poche gocce che ci piace pensare d' appartenere alla leggendaria Sirena Partenope, forse commossa dalla storica giornata, che vede la città in festa per una testa ritrovata.... altri mille di questi giorni Napoli.
Dio del Nilo prima del restauro.

Il monumento restaurato e impacchettato per la festa.

il corteo di bimbi che precede la fanfara, Sensibilizzare i bambini al patrimonio culturale della città è molto importante.


Fanfara dei Carabinieri.

Il momento tanto attesso

Sulle note dell'Inno D'Italia, viene svelato l'antichissimo monumento restaurato.

La novità è la testa di sfinge rimessa nel suo posto d'origine dopo 50 anni.

Migliaia le foto. Presenti anche tv locali e la tv di Stato con Rai Due.

Aggiungi didascalia

la folla invade tutte le stradine circostanti

ci si sposta nella vicina piazza San Domenico Maggiore. 

La fafara dei Carabinieri continua qui a suonare


Dopo tocca alla tammorra e canto popolare di Marcello Colasurdo.


Qualcuno balla....

mentre si brinda



Ritroviamo con piacere il vero padrone di casa,,,,

dopo trecento anni si fa rivedere il piazza il Principe Raimondo di Sangro, forse uscito dalla sua cappella per la troppa gente che vi si reca a visitare il suo celebre Cristo Velato.


aspettiamo che vada via la folla per fare altri due scatti al protagonista della giornata

la testa è ritornata al suo posto

grazie a privati cittadini che si occupano dei monumenti cittadini

auguri per altri duemila anni in questo luogo magico del centro storico

il sedile del monumento in pietra lavica e marmo, impregnato da una vernice antigraffito, diventata una vera emergenza.




martedì 11 novembre 2014

Parco della Marinella, inizio lavori.

Sono finalmente cominciati i lavori al parco della Marinella, nella zona portuale della città-
La storia travagliata di questo suoli comincia nel secondo dopoguerra, in parti occupati dal distrutto Borgo Loreto non troveranno mai più una degna sistemazione fino a oggi.
Dopo la guerra furono occupati dagli sfollati con alloggi alla meglio, di fortuna
Negli anni 90 si pensa di farne un parco, ma il problema che non farà mai partire i lavori sarà la proprietà di questo pezzo di città. Il Demanio fatica a cedere questa sua parte di Napoli al Comune, quindi l'idea del parco fatica a diventare realtà.
Nel frattempo vengono abusivamente occupati da senza tetto, fino a diventare un grosso campo, sempre abusivo, di Nomadi.
Qualche anno fa vengono tolti i Nomadi e trasferiti in altra sede, che lasciano tonnellate di rifiuti anche speciali da dover smaltire.
Intanto il Demanio completa l'iter e finalmente i suoli diventano proprietà del comune di Napoli.
Da una settimana sono cominciati i lavori di bonifica, dopo di questi partiranno i lavori per la realizzazione del parco in una zona dove il verde e parchi sono quasi nulli.
rende del parco che lo ritrae nel contesto urbano dove si trova. La zona a ridosso del Porto con assenza di spazi verdi.

altri render del parco



giovedì 6 novembre 2014

Cupole

Il gioco è semplice. Trovate uno dei tanti punti panoramici che la città offre, individuate nel caotico e immenso panorama il particolare, riconoscetelo e raccontatelo.  Questa volta siamo saliti sui terrazzi dell'antico monastero che ospita l'università " Suor Orsola Benincasa, la titolare di questo antico luogo.  Si trova sul corso Vittorio Emanuele, a metà tra il centro città e la collina di San Martino. La veduta, anche in una giornata di foschia dove il Vesuvio quasi scompare, sicuramente vi lascerà a bocca aperta. Dopo la forte emozione iniziale, cominciate a vedere quanto conoscete la città. Noi lo abbiamo fatto, questa volta, individuando le tantissime cupole spesso nascoste, che caratterizzano il panorama cittadino. O individuando monumenti che spiccano dal tessuto urbano e che diventano  punti di riferimento per orientarsi in un "viaggio" sulla città.


si guarda il panorama avendo alle spalle la Certosa di San Martino che domina su gran parte della città. Da un anno assieme al cuore pixellato messo in occasione del festival del bacio che spunta tra il verde.



si guarda dalla sinistra, lato monti , verso destra lato mare. Qui vediamo il cupolino, tutto a sinistra, dell'osservatorio astronomico a Capodimonte. Mentre a destra la Torre/palazzo Palasciano. 

si continua sul centro storico

il Vesuvio coperto dalla foschia, 



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la foschia copre anche Capri.

Dopo la panoramica generale andiamo nel particolare. Qui vediamo a sinistra la cupola e campanile della chiesa di Santa Maria la Nova.  al centro piazza Bovio

Nel dettaglio sul centro storico quei vediamo al centro in argento la cupola dello Spirito Santo. In argento a sinistra la cupola di san Giovanni Battista alle Monache. A destra ricoperta in colore scuro la cupola della Sapienza.  Dietro un viadotto della tangenziale e ancora più indietro l'aeroporto di Capodichino

Da sinistra qui vediamo; in nero col tamburo bianco la cupola della Pietrasanta. Subito dietro nascosta quella di Donnaregina Nuova. Andando verso destra troviamo quella dei Santi Apostili. Nascosta in verde  la cupoletta col lanternino del Purgatorio ad Arco.  Poi quella verde grande dei Girolamini, appena dopo la facciata con la cupola del Duomo. Al centro il campanile del Gesù Nuovo, A destra la torre di Santa Chiara. In basso al centro la cupole di San Nicola alla Carità

Al centro la chiesa di santa Chiara con appena a sinistra il suo campanile. . Da sinistra troviamo la cupola del Duomo,  poi quella di Santa Caterina a Formello. Al centro quella della Pace. Verso destra piccolina in argento quella dei Santi Filippo e Giacomo, subito dopo quella maiolicata di Donnaromita. Tutto a destra la cupola di san Giorgio Maggiore. In alto vediamo il viadotto Fenice col centro polifunzionale dietro  e il colle di Poggioreale. 

Da sinistra  le cupola già citate dei santi Filippo e Giacomo e Donnaromita.  In nero col cupolino bianco la chiesa di san Girogio Maggiore. Al centro  vediamo quella grande dei santi Severino e Sossio con quella in verde di Monteverginella. Dietro la grande cupola dall'Annunziata. Verso destra la facciata e il campanile in restauro della chiesa di sant'Agostino alla Zecca. In basso a destra la cupola di Donnalbina.

nel dettaglio: In verde Monteverginella, appena dietro i Santi Severino e Sossio,  Ancora più indietro la grande cupola Vanvitelliana dell'Annunziata.  Verso destra la chiesa col campanile a torre di sant'Agostino Maggiore o alla Zecca.  Dietro le torri del Centro Direzionale

la stazione marittima al centro e a destra il Maschio Angioino o Castel Nuovo.

un primo piano la stazione Marittima

il Maschio Angioino con la cupola schiacciata della Sala dei Baroni. Dietro il molo Borbonico San Vincenzo.

La cupola e le volte della Galleria Umberto. Al centro la cupola, col particolare lanternino, di Santa Brigida.

La galleria a Sinistra, poi il grosso tetto di Palazzo Reale. Al centro, in bianco, il tetto del teatro san Carlo

Il grosso tetto del teatro San Carlo. Al centro la cupola di San Ferdinando. Verso sinistra il gruppo scultoreo che sovrasta uno degli ingressi della galleria.


La grossa cupola della chiesa di san Francesco di Paola in piazza Plebiscito. Verso destra la cupola della chiesa di santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone

Nella zona "bassa" del centro storico, vediamo la cupola in argento di Donnalbina. Dietro sotto ponteggio la cupola Maiolicata di san Marcellino. Al centro verso destro col lucernaio la cupola  di san Giovanni Maggiore. Appena  dopo la cupola di particolare forma della chiesa dei santi Demetrio e Bonifacio.

Al centro il lanternino Maiolicato della cupola di santa Maria dell'Aiuto. In alto a sinistra la cupola maiolicata di San Pietro Martire.



Il porto di Napoli.  In basso in primo piano i palazzi della "city".